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E' un modo piuttosto insolito presentarsi personalmente a una mostra: generalmente lo fanno i critici che, grazie alla loro competenza, esperienza e sensibilità riescono a tradurre i messaggi, scoprire le impaginature artistiche, le vibrazioni e vedere a volte molto più in là dell'artista stesso. Il mio intento è quello di affrontare invece il difficile rapporto della donna con l'arte, non tanto per riproporre temi di femminismo ormai scontati, quanto per precisare il contesto storico che, istituzionalizzando i ruoli femminili, ha spesso negato o ritardato gli sviluppi della sua potenzialità .Ed è nell'ambito di tale tematica che anche la mia vocazione giovanile fu mortificata a favore di studi più concreti e meno fantasiosi, rimanendo viva e latente in attesa di tempi più idonei, quell'urgente bisogno di esprimermi con i colori, ma sempre vigile e aggiornata nel campo artistico che sembrava distanziarsi sempre più.
Poi viene quel momento in cui non trovi più alibi per rimandare : tutto esce con forza, con violenza, con un fragore che stupisce te e il mondo che ti gravita intorno e l'atto creativo, attingendo al tuo entroterra culturale, alle tue competenze acquisite, si materializza.
I fantasmi, si liberano, prendono consistenza, ti impongono ritmi vorticosi, ti rubano il sonno, ti distruggono: ormai sei posseduto dalla tua creativita' e sei assalito dai dubbi sulla banalità della tua pittura, sulla modernità del tuo linguaggio.
Ad accrescere tali tensioni si aggiunge successivamente l'amara scoperta della discriminazione verso l'arte al femminile, i pregiudizi dei mercanti, la disattenzione dei critici, il considerare quel tuo lavoro un hobby, un

"Manifesto" di Grazia Taliani

Ovvero del "difficile rapporto della donna con l'arte"

"A tutte le donne che con coraggio e umiltà inseguono la propria vocazione artistica e con la speranza 

di dare un minimo contributo alla rimozione di molti pregiudizi" ovvero del piacere o piuttosto della sofferenza di essere Donna - Madre - Artista

passatempo gratificante.Con questi stati d'animo lavora la donna che tutti vedono sempre impegnata in altri ruoli, moglie, famiglia, madre, insegnante, raramente con i pennelli in mano poiché devi rubare quel tempo al sonno, al lavoro, alla famiglia; operi in semi-clandestinità e ti vengono pure i sensi di colpa.La pittura è qualcosa di profondo: è il dare retta all'invisibile, è libertà sul piano psicologico: è l'incontro tra fisico e spirituale a allora un paesaggio che pulsa, un secchiello di latta, un gatto amico, una scarpetta di un bimbo consunta, puoi vederli reali nella tela, ma la sofferenza è riuscire a trasferirvi quel messaggio con la tua impugnatura e con quella forza che si placa solo quando l'opera è compiuta e che solo tu hai recepito carico della tua esperienza e spiritualità.Questo credo siano le sofferenze di ogni artista che si materializzano con turbinio di creatività che non può avere sesso.

GRAZIA TALIANI

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Grazia Taliani - Atelier e abitazione: Via delle colline, 7 Val di Cava Ponsacco 56038 (Pi) Tel.0587 475040 - Via Porto Levante 87 - Isola di Vulcano (Me)  3450029936 graziataliani@hotmail.it

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